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martedì 5 aprile 2011

Norimberga

Immerso nel buio d’una crepa
Nuotavo nell’immensità delle tue assenze.
Un velo mi copriva gli occhi,
la bocca era contorta.
Petali di macerie
Scandivano il tempo e tagliavano il silenzio.
Nulla era più nell’aria.
I rampicanti soffocavano già tutto.
E tu sbocciavi.

Fiore impervio
Di nobile grazia,
Nei giorni del sole.

Quello che fendeva la nebbia.

Simone Campana

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