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martedì 7 giugno 2011

Nera

Porgimi la mano
vergine rinata.
Soavemente
incolti, al dire
dei nostri venti infami;
danzeremo
tra i fari riflessi
dell'azzurro rispecchiato.
Il blu non sarà più notte.
Vendiamoci,
che cosa conta più?
Leggerai fra i chiaroscuri
delle pagine avvolte,
stridenti,
rose dagli sguardi
e mai più ritornate.

Dall'angolo della sera
posso vederti,
Venere d'ombra,
dissonanza eterna.

Simone Campana

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